Max (Massimiliano) Perri nasce nel Sessantotto, forse un segno premonitore del suo spirito discretamente anticonformista e piuttosto disincantato.
Il padre, Ferdinando, è avvocato; la madre (nota come “la Signora”) sembra sia sempre stata casalinga (considerata la generazione la cosa non deve stupire); e c’è una sorella di poco più grande, Alessandra, medico. Ale, com’è chiamata in famiglia, oltre ad essere l’unica esponente di casa Perri con un po’ di sale in zucca, ha la responsabilità di avere iniziato Max alla musica, anche se coltiva una passione per il blues che lui, pur musicalmente onnivoro, non sembra condividere.
Alessandra è sposata con Moreno, un individuo che Max, quando è di buon umore, definisce affettuosamente “addormentato” e stima pochissimo (anche perché grande appassionato di calcio, ma tifoso della Juve, mentre Max è un accesissimo fan giallorosso). Tra una partita e l’altra in tv Moreno ha comunque trovato il tempo di collaborare con Alessandra per confezionare due terribili figli adolescenti, Marco e Matteo, gemelli quasi identici sempre impegnati ad elaborare nuovi sistemi leciti e illeciti per studiare il meno possibile.
Il padre di Max muore alla sua scrivania in circostanze mai del tutto chiarite, mentre il diciottenne Max cerca di sottrarsi ad un ineluttabile destino nella professione forense e, presa la maturità al liceo Giulio Cesare di Roma, finge di studiare inglese e di cercare un lavoro nel mondo della celluloide della mecca losangelina, correndo appresso a qualche ragazza del posto (attività che Max persegue con una certa regolarità e con risultati decisamente alterni). Dopo la morte del padre pare di capire che la famiglia Perri non se la passi troppo bene. Il padre ha lasciato dei debiti, Alessandra lavora sodo per permettere a Max, finalmente, di seguire gli studi di giurisprudenza e prendere le redini dello studio lasciato dal padre. Nel quale lavora tuttora la vecchia segretaria di Ferdinando Perri, Angela, che per Max ha un affetto materno anche se è convinta che sia sempre l’adolescente che ha visto crescere nello studio dalle parti di piazza Cavour. Allo studio Perri si alternano nel tempo vari praticanti o colleghi più giovani che tentano di far lavorare il loro datore di lavoro distogliendolo dai suoi reali interessi; è forse per questo che Max ha con questa schiera di personaggi un rapporto di amore-odio.
Max ha una grande passione per la musica, che coltiva sia cantando in un coro diretto dal famoso e un po’ folle maestro Gaspard, sia alimentando con i suoi scarsi introiti una strepitosa collezione di dischi, sia in CD che in vinile.
E’ sempre alla ricerca (con alterne fortune) di una compagna per la vita e di trovare un modo di mangiare cioccolato fondente e bere birra senza ingrassare (cosa che purtroppo non gli riesce gran che).
Pigro di natura, forse perché da ragazzo ha dovuto sgobbare parecchio per farsi strada, tende a fare il minimo possibile; ma ogni tanto mostra uno spirito d’iniziativa ed un acume del quale non manca mai di stupirsi.